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Online il nuovo Piano triennale per l’informatica nella PA 2022-2024

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato l’edizione 2022-2024 del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, redatto in collaborazione con numerosi  stakeholder con specifiche competenze sui vari ambiti (Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Funzione Pubblica, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., PagoPA S.p.A., Consip S.p.A.),  e acquisendo le osservazioni della Commissione Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) (qui il PIANO).

Il Piano, adottato il 22 dicembre 2022, con decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, è in attesa registrazione da parte della Corte dei Conti.

 

Le novità dell’edizione 2022-2024

L’aggiornamento 2022-2024 del Piano Triennale recepisce in maniera sempre più estesa i contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta una straordinaria opportunità di accelerazione della fase di execution della trasformazione digitale della PA: nel Piano Triennale sono infatti presenti il riferimento ai target e alle linee di azione del PNRR, oltre all’indicazione degli Investimenti e degli Avvisi pubblicati, soprattutto nell’ambito della Missione 1.

 

Tra le novità presenti nel Piano:

– la revisione del contesto normativo e strategico, in linea con gli ultimi interventi legislativi e le più recenti linee guida adottate;

– l’adeguamento di obiettivi, risultati attesi e linee di azione per gli anni 2022, 2023 e 2024, sulla base degli esiti del monitoraggio 2021, con l’integrazione di riferimenti diretti a target e investimenti previsti dal PNRR;

– il mantenimento delle Linee di azione attribuite alle PA, presenti nelle precedenti edizioni del Piano e ancora attuali, collocate all’interno della sezione “Linee di azione ancora vigenti”;

– la riformulazione e ripianificazione delle linee di azione del Piano Triennale 2021-2023 che non hanno raggiunto la naturale conclusione.

Nella nuova edizione sono confermati il Modello strategico di evoluzione del sistema informativo della Pubblica Amministrazione, la Strategia e i principi guida, nonché la struttura complessiva della precedente edizione.

fonte: Agenzia per l’Italia Digitale

Si rafforza il Perimetro Nazionale di Sicurezza Cibernetica

Al fine di rafforzare il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica è stato esteso l’ambito delle notifiche obbligatorie in caso di incidenti informatici. L’ACN, pertanto, ha elaborato la prevista tassonomia di tale ulteriore tipologia di incidenti informatici per renderne più agevole la notifica e il processo di valutazione degli impatti.

Il processo di notifica, da compiersi entro 72 ore, riguarda tutti gli altri beni “informatici” dei soggetti compresi nel Perimetro. Per dare attuazione all’emendamento nel decreto aiuti bis dell’estate scorsa che modifica le disposizioni di legge relative al Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (articolo 1, comma 3-bis del decreto-legge n. 105 del 2019), diventa obbligatorio notificare anche gli incidenti che impattano su reti, sistemi e servizi informativi che non sono direttamente conferiti sotto il Perimetro stesso.

Questo vuole dire che anche un tentativo di accesso agli altri beni “informatici” rispetto a quelli protetti dal Perimetro è da segnalare al Computer Security Incident Response Team (CSIRT Italia) dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – ACN. Una piccola rivoluzione che dovrebbe facilitare la fase di supporto svolta dall’Agenzia a favore dei soggetti presi di mira dagli hacker.

La “tassonomia” (la categorizzazione), elaborata dai tecnici dell’ACN – alla stregua di quelle già pubblicate per gli incidenti in danno di Beni ICT conferiti nel Perimetro – è organizzata sotto forma di tabella, dove sono classificati in categorie gli incidenti informatici e le varie fasi dell’attacco, e indica per ogni tipologia di incidente un codice identificativo e la corrispondente categoria, accompagnata dalla descrizione di ciascuna tipologia.

A titolo esemplificativo, alla prima voce della tabella, l’incidente “ICP-C-1”, riferito alla categoria “Accesso Iniziale”, riguarda la situazione in cui un “soggetto ha evidenza dell’effettivo accesso non autorizzato all’interno della rete attraverso vettori di infezione, lo sfruttamento di vulnerabilità di risorse esposte pubblicamente o qualsiasi altra tecnica nota”.

Una diversa categoria, che riguarda i famigerati “Movimenti Laterali”, prevede che si debba effettuare una notifica quando il “soggetto ha evidenza dell’impiego non autorizzato di tecniche utili a effettuare attività di ricognizione per acquisire conoscenze sul sistema e sulla rete interna”. E così via. Le categorie di incidente sono sei, dalla “Raccolta di dati” alla loro esfiltrazione fino al phishing mirato, ma ricomprendono la maggior parte delle tecniche di attacco informatico descritte dal MITRE ATT&CK un riferimento internazionale per le tecniche, tattiche e procedure di attacco informatico.

Quando sarà a regime (14 giorni da oggi) la notifica di tali incidenti sulla base della Tassonomia indicata favorirà la tempestiva valutazione della situazione e la stima di eventuali impatti sistemici. Questo significa che se, ad esempio, un fornitore nazionale di energia scopre e comunica velocemente un attacco, sarà possibile allertare subito altri fornitori potenzialmente oggetto della stessa aggressione.

L’ampiezza dell’allerta e la velocità di risposta in questi casi possono fare la differenza tra un attacco riuscito e un attacco fallito. Così, mentre non cambia il percorso di notifica dei beni conferiti sotto il perimetro, le cui tempistiche vanno da 1 a 6 ore in relazione al tipo di incidente, i soggetti perimetro che devono notificare gli incidenti che accadono fuori dei beni conferiti avranno tre giorni di tempo (72 ore) per segnalare il problema individuato. In questo modo l’ACN, a seguito delle fasi di triage, potrà fornire un’assistenza più rapida ed efficace oltre che valutare in anticipo eventuali attacchi sistemici e possibili spillover su asset conferiti nel perimetro dal soggetto.

La tassonomia adottata rappresenta insomma un altro tassello per favorire la collaborazione Istituzioni, PA e imprese, che erogano servizi critici per il nostro Paese, a beneficio della sicurezza nazionale cibernetica.

fonte: Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

2022, Digitale in Italia: numeri record per Spid e pagoPA

Anche nel 2022 i numeri della digitalizzazione in Italia hanno raggiunto i loro massimi storici. Con oltre 6 milioni di identità SPID attivate e più di 7 milioni di carte di identità elettronica rilasciate, continua ad aumentare il numero di cittadini che utilizzano l’identità digitale per accedere ai servizi online pubblici e privati. Nell’anno appena trascorso gli accessi tramite SPID sono stati oltre 1 miliardo, mentre le autenticazioni con CIE hanno raggiunto quota 21 milioni.

Numeri importanti anche per l’App IO dei servizi pubblici: a fine 2022 i cittadini la hanno scaricata oltre 32 milioni di volte, con una media di utenti mensili di oltre 6,5 milioni. Accelera, inoltre, il ricorso ai pagamenti elettronici attraverso la piattaforma pagoPA: nel 2022 sono state eseguite circa 332 milioni di transazioni, con un controvalore economico pari ad oltre 61 miliardi di euro.

fonte: Dipartimento per la trasformazione digitale

Il valore della Cybersecurity per il Business, a Milano il CYBERSECURITY SUMMIT 2023

Per le aziende la fiducia è tutto. In un ambiente incerto e in continua evoluzione, clienti, dipendenti e investitori puntano a relazionarsi su chi sanno di poter contare, il Trust è quindi più importante che mai. Ma costruire e proteggere questa fiducia richiede che tutta l’organizzazione collabori nell’offrire una visione coerente e unitaria: ma, chiediamoci, qual è oggi il valore attribuito dal Top Management al tema della cybersecurity?
La cybersecurity è un processo, si compone di vari elementi, politiche, processi, procedure, misure tecnologiche. Non solo chi si occupa di cybersecurity in azienda deve occuparsene, ogni persona deve essere coinvolta nel rafforzamento della sicurezza. Come viene sempre più spesso ricordato, le organizzazioni si dividono in due, chi è stato oggetto di un attacco e chi lo sarà: valutare i rischi significa tener conto sia delle vulnerabilità, sia della capacità di reazione agli incidenti. Quello che è importante fare è quindi misurare la propria resilienza e sviluppare una capacità di ripartenza dell’organizzazione per tutto quanto riguarda, in via prioritaria, i suoi servizi più critici.

Per fare il punto su questi temi, torna a Milano l’undicesima edizione del CYBERSECURITY SUMMIT di The Innovation Group, il prossimo 8 e 9 marzo 2023, il più importante appuntamento annuale dedicato ai Leader e ai professionisti della sicurezza. Un momento unico di scambio, incontro, condivisione sulle tendenze e sulle tecnologie innovative per far fronte al crescente volume di attacchi cyber (qui il Programma).

Basato sull’Agenda dei Decision Maker e dei professionisti della cybersecurity, il CYBERSECURITY SUMMIT 2023, edizione milanese, affronterà quest’anno temi critici come: ripensare l’architettura di sicurezza alla luce della Trasformazione Digitale; collaborare con il Business per impostare una Risposta efficace; gestire il rischio delle terze parti e della Software Supply Chain; impostare una Security-by-design nell’organizzazione a livello di processi, persone, misure, strumenti, automazione, sapendo quali aree di resistenza sono ancora da superare.

Saranno presentati i risultati della Survey “CYBER RISK MANAGEMENT 2023”, svolta da The Innovation Group tra dicembre 2022 e inizio 2023, valutando i seguenti aspetti: le tendenze che hanno caratterizzato gli attacchi cyber nel 2022, secondo le aziende intervistate. Il ransomware, le evoluzioni recenti della minaccia. La maturità delle aziende italiane in tema Cyber Risk Management, la capacità Detection & Incident Management, la maturità dell’Application Security. Il ruolo e le responsabilità del CISO, quale Cybersecurity Reporting e quali KPI misurare.

per registrarsi INFO QUI

Digitale, nel 2022 in Italia raggiunti tutti gli obiettivi del Pnrr

Sono stati raggiunti, entro i tempi stabiliti, tutti gli obiettivi del secondo semestre 2022 previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di transizione digitale. Lo annuncia il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

“Siamo soddisfatti di questo risultato, – ha commentato – attraverso il Pnrr abbiamo l’opportunità di creare l’Italia del domani. Vogliamo un Paese connesso ai migliori livelli, più sostenibile, digitalizzato, scolarizzato, competitivo, con servizi pubblici completamente digitali, una sanità digitalizzata e più equa per tutto il territorio nazionale, una popolazione con maggiori competenze. Con il Dipartimento per la trasformazione digitale proseguiremo il nostro lavoro per garantire all’Italia tutti gli investimenti strategici a sostegno della transizione digitale”.

I progetti

È stata attivata ad ottobre la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), il progetto che abilita lo scambio di informazioni tra gli Enti e la Pubblica Amministrazione, favorisce l’interoperabilità delle basi dati pubbliche, permettendo a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Sulla piattaforma “PA digitale 2026”, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha pubblicato il primo avviso da 110 milioni di euro rivolto ai Comuni e un altro, da 50 milioni, dedicato a Regioni e Province Autonome.

É stata avviata l’operatività del Polo Strategico Nazionale (PSN), l’infrastruttura cloud ad alta affidabilità che ospiterà i dati e i servizi, critici e strategici, delle pubbliche amministrazioni italiane. Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha guidato la creazione dell’infrastruttura attraverso la Convenzione per l’affidamento stipulata con la società Polo Strategico Nazionale S.p.A., partecipata da TIM, Leonardo, CDP (attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei.

Raggiunta nei tempi anche la milestone PNRR relativa all’istituzione di 3-I, la nuova società italiana, a capitale e partecipazione interamente pubblica, che avrà il compito di sviluppare, manutenere e gestire le soluzioni software a supporto della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e all’attivazione del Transformation Office.

In materia di cybersecurity, è stata istituita l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), messo in atto il primo dispiegamento dei servizi nazionali di sicurezza e avviato il primo dei laboratori che faranno parte della rete di laboratori di screening e certificazione. I bandi per l’assunzione di personale a supporto sono stati pubblicati nel primo trimestre 2022. Sono state concluse le attività per il supporto all’aggiornamento delle misure di sicurezza e realizzati gli interventi di rafforzamento di alcune amministrazioni operanti nel perimento nazionale di sicurezza cibernetica.

Per quanto riguarda la digitalizzazione dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), è stata realizzata a settembre, in anticipo rispetto ai tempi previsti, la messa a disposizione di 37 servizi supplementari sul portale. Si sono conclusi i corsi di formazione che hanno coinvolto oltre 7.000 dipendenti dell’Istituto.

fonte: Dipartimento per la trasformazione digitale

La Sfida della Digitalizzazione della PA, nuovi percorsi formativi all’UniSannio

Il capitale umano come motore dell’innovazione della Pubblica Amministrazione

Massimo Severo Giannini, illustre giurista, nonché Ministro per la Pubblica Amministrazione, nel Rapporto sui principali problemi della amministrazione dello stato, trasmesso alle Camere nel novembre 1979, segnalava l’indifferibile esigenza di avviare un percorso di profonde riforme, per una maggiore efficienza ed efficacia delle amministrazioni. Nella sua disamina, il Ministro dell’epoca evidenziava tra i principali problemi da risolvere quello di una moderna disciplina e gestione del personale, da perseguire anche attraverso la formazione e l’aggiornamento, nonché l’esigenza di un complessivo ammodernamento tecnologico ed informatico.

A distanza di oltre quarant’anni, e dopo diverse riforme, la Commissione Europea ed il PNRR evidenziano ancora una volta la necessità di intervenire anche sulla Pubblica Amministrazione ed il suo capitale umano (oltre 3 milioni di dipendenti), nonché, trasversalmente, sulla Digitalizzazione dei processi e dei servizi. Le ragioni sono note: solo una pubblica amministrazione funzionale ed efficiente può garantire un corretto utilizzo delle ingenti risorse dedicate e l’attuazione effettiva ed efficace delle misure previste dal Piano.

Occorre, dunque, un incisivo processo di sviluppo delle conoscenze e competenze, anche “digitali”, del personale pubblico. In questo percorso sono coinvolte le Università, attraverso percorsi formativi e di aggiornamento mirati.

Come Università del Sannio non ci siamo sottratti alla sfida, aderendo lo scorso anno alla iniziativa ministeriale “PA 110 e lode”, agevolando l’accesso dei dipendenti pubblici ai corsi di laurea ed in generale di istruzione terziaria.

Ma vogliamo andare oltre, elaborando percorsi formativi specificamente pensati in funzione delle predette esigenze. Il Dipartimento DEMM ha in programma l’istituzione di un nuovo Corso di laurea in “Scienze dell’Amministrazione Digitale”, caratterizzato da:

a) offerta di una solida formazione multidisciplinare che favorisca, attraverso l’utilizzo degli strumenti dell’innovazione tecnologica, lo sviluppo di capacità di analisi dei sistemi sociali e degli assetti organizzativi complessi; di interpretazione dei cambiamenti e delle innovazioni in atto nelle amministrazioni pubbliche e private; di assistenza professionale per l’implementazione di iniziative di promozione dello sviluppo sostenibile;

b) erogazione delle attività formative a distanza (modalità telematica), in funzione delle esigenze degli studenti lavoratori.

L’Università del Sannio intende così contribuire al necessario processo di ammodernamento dei saperi e delle competenze del capitale umano delle amministrazioni pubbliche, anche nella consapevolezza che, come ricordato dal Presidente Mattarella in un suo discorso alle camere, per la nostra gente, il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l’ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo.

Gaetano Natullo, Prof. di Diritto del lavoro | Direttore DEMM – Università del Sannio

A Soresa il Premio Innovazione Smau 2022 per la Digitalizzazione dei Servizi Sanitari

Tra i casi di successo che sono stati presentati all’edizione 2022 di Smau Napoli – ieri e oggi alla Mostra D’Oltremare – anche So.Re.Sa. SpA con le sue azioni messe in campo per la Digital Transformation del Sistema Sanitario della regionale della Campania. 

I servizi sanitari online per il cittadino sono in continua espansione integrandosi nell’ecosistema Sinfonia (Sistema Informativo Sanità Campania) favorendo la gestione uniforme e centralizzata dell’intero processo di erogazione del servizio sanitario, dalla prescrizione della ricetta dematerializzata (visita o farmaco) all’erogazione della visita specialistica mediante il CUP Unico Regionale, fino alla prescrizione del relativo Piano Terapeutico o erogazione farmaceutica, tramite un sistema perfettamente integrato e che pone il cittadino al centro, informato e partecipe in ogni fase.

“Il Premio Smau – ha dichiarato il Presidente di So.Re.Sa. SpA Tommaso Casillo – è un giusto riconoscimento al salto di qualità fatto in questi anni da Regione Campania con il contributo della Società Regionale per Sanità sul tema della digitalizzazione dei servizi sanitari regionali e sul più ampio programma Burocrazia Zero. Oggi la sanità entra nelle case dei cittadini campani grazie a tanti servizi sanitari digitali e all’App Campania in Salute consentendo di poter effettuare le prenotazioni delle visite specialistiche, ottenere prescrizioni e rinnovare i Piani Terapeutici, ottenere e rinnovare le esenzioni, scegliere e revocare il medico o il pediatra, pagare il ticket per le prestazioni”.

“Sul tema del digitale – ha invece dichiarato il DG Alessandro Di Bello – il nostro lavoro ha due focus principali. Uno con al centro il cittadino campano con tutti i servizi digitali a lui dedicati e che hanno avuto un grande impulso di sviluppo con il periodo più caldo dell’emergenza Covid. L’altro focus, invece, è sull’efficientamento dei processi amministrativi, processo che fortemente digitalizzato e che ci consente di fornire al decisore pubblico un set di dati e informazioni che lo possono guidare, anche in sanità, ad assumere scelte che siano sempre più performanti”.

Massimo Di Gennaro, Direttore Operativo Direzione Innovazione, Logistica Integrata, Sanità Digitale di So.Re.Sa. SpA che ha partecipato all’evento Smau dal titolo “Digital Health: approcci e trasformazioni del sistema sanitario” ha invece dichiarato: “Oltre 700.000 persone hanno utilizzato i servizi online, risparmiando tempo e costi. L’innovazione digitale della sanità ha anche un impatto sociale positivo. Il processo di razionalizzazione non riguarda solo gli operatori, il sistema dei servizi e i cittadini, ma anche le aziende. L’ecosistema di Sinfonia sostiene le aziende favorendo la formazione, la nascita di start up innovative, percorsi di incubazione e di accelerazione, con le logiche dell’Open Innovation”.

Anagrafe Digitale, online il nuovo portale

Da oggi è disponibile online il nuovo portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR).

Grazie al lavoro congiunto del Ministero dell’Interno, titolare della banca dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile del coordinamento tecnico-operativo e di Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, a cui è stata affidata la realizzazione, il sito dell’ANPR è stato riprogettato al fine di migliorare il rapporto tra cittadino e istituzioni, semplificando l’esperienza degli utenti e la loro interazione con il portale.

Il nuovo approccio punta a offrire ai cittadini un sistema di ricerca dinamica per agevolare la fruizione dei contenuti, migliorare la navigazione e promuovere una comunicazione di facile comprensione, attraverso un linguaggio semplice e diretto. Il portale si arricchisce, inoltre, di una lista di domande frequenti (FAQ) per supportare l’utilizzo dei servizi anagrafici digitali, di una rappresentazione dei dati statistici e di una raccolta dei feedback per dare attenzione e ascolto ai cittadini.

“Il nuovo portale ANPR è il segno tangibile dell’impegno dell’amministrazione dell’Interno ad essere più vicina ai cittadini che potranno accedere direttamente ai servizi anagrafici in maniera sicura e più agile e veloce. Un’iniziativa che, oltre a migliorare e semplificare i rapporti con gli utenti, produrrà effetti positivi concreti anche per quanto riguarda l’assetto organizzativo dei Comuni, i quali, con il crescente utilizzo dei servizi online, vedranno ridursi il numero delle richieste ad oggi gestite direttamente dal loro personale, che potrà quindi essere destinato ad altri settori amministrativi per potenziarne l’efficienza” ha sottolineato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Con il nuovo portale dell’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente ripartiamo dai cittadini, permettendo loro di usufruire dei servizi digitali messi a disposizione dal portale in modo sempre più facile, sicuro e accessibile. Grazie alle potenzialità del digitale possiamo migliorare il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini, evitando lunghe code agli sportelli, dispendi di tempo o di denaro. Siamo al lavoro per un’amministrazione pubblica moderna, snella, efficace e trasparente” ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti.

“Agiamo nel cuore dello Stato in qualità di facilitatori e facilitatrici digitali dell’ecosistema pubblico, quando dichiariamo che “Semplifichiamo la vita di Noi cittadini”, lo sosteniamo perché è il nostro modo di lavorare, è ciò che ci muove da dentro e ci rende orgogliosi del contributo che diamo alla collettività e al progresso del Paese. Lavoriamo ogni giorno con grande impegno per innovare e migliorare i servizi a favore di cittadini, imprese ed enti” ha affermato l’Amministratore delegato di Sogei Andrea Quacivi.

fonte: Dipartimento per la trasformazione digitale

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Conto alla rovescia per Innovation Village, il 27-28 ottobre a Città della Scienza (Napoli)

Il conto alla rovescia è già iniziato. Manca meno di un mese alla settima edizione di Innovation Village, evento organizzato da Knowledge for Business e promosso da Regione Campania che quest’anno si svolgerà il 27 e 28 ottobre presso il Centro Congressi di Città della Scienza, a Napoli. Due giorni tra conferenze, workshop, talk e un’area espositiva, per quello che negli anni è diventato il network sull’innovazione di riferimento del Sud Italia.

Momento centrale della manifestazione sarà la finale di Innovation Village Award 2022, il premio sulle innovazioni sostenibili sostenuto con Asvis ed Enea e Optima Italia in qualità di main sponsor. Sono 221 i candidati quest’anno, che evidenziano una crescita sensibile (nel 2021 erano stati 178). I progetti arrivano soprattutto da startup (49 per cento) e da tutte le regioni italiane, con prevalenza di Campania (26 per cento), Lombardia (17) e Lazio (10). IV Award 2022 assegnerà 11 premi e 7 menzioni grazie ai partner del premio.

La manifestazione per la prima volta sbarca anche nel metaverso con IV Award Meta Experience, spazio virtuale realizzato in collaborazione con la società Major Bit Innovation attraverso il suo creative hub Visual.it.

Innovation Village sarà anche l’occasione per confrontarsi su temi di grande attualità: con il CNR-IREA verrà approfondito il tema del monitoraggio delle infrastrutture, con Enea quello delle tecnologie dell’idrogeno per la transizione ecologica, l’innovazione protesica con Inail.
E poi con Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Biomateriali (CRIB) di Università degli Studi di Napoli le biofonderie, ovvero un modello di produzione sostenibile e circolare che si basa non più su paradigmi estrattivi, ma generativi oltre che di riuso e valorizzazione degli scarti.

Inoltre, nello spazio di EEN-Enea le imprese potranno beneficiare gratuitamente di un assessment della sostenibilità aziendale.

In un’area espositiva e di networking tecnologicamente innovativa, grazie al supporto del partner tecnologico Huawei, saranno presenti tra gli altri i tanti progetti finanziati dalla Regione Campania, il Distretto Aerospaziale della Campania, il Distretto Stress, il competence centre Meditech, Giffoni Innovation Hub e il Progetto Campania Advanced Manufacturing (CAM).

Non mancherà un racconto dell’esperienza che ha unito Innovation Village e Procida capitale italiana della cultura 2022, dagli “Esercizi sul futuro. Dialoghi su contemporaneità e antropocene”, fino a Procida Hac(K)ultura e al premio per innovatori “La Cultura non Isola”.

maggiori informazioni e programma QUI